Dott. Stefano Lello
Ginecologia Endocrinologica, Fisiopatologia della Menopausa ed Osteoporosi IDI-IRCCS, Roma
Prof.ssa Desanka Raskovic
II Divisione IDI-IRCCS, Roma
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Le Malattie Sessualmente Trasmesse (MST), chiamate in passato malattie veneree, sono un gruppo di infezioni che possono essere trasmesse attraverso contatti di tipo sessuale. Tale definizione comprende condizioni che hanno allargato il numero delle MST ben oltre quello che rappresentava qualche anno fa. Infatti, oggi, le MST sono più di 20, e anche patologie che, classicamente, non erano inserite in questo gruppo, come l’epatite di tipo B, ormai fanno parte delle patologie che si trasmettono per via sessuale.
Le MST colpiscono fasce di tutte le età e di tutti i livelli sociali, ma sono più frequenti tra i giovani. Infatti, circa i 2/3 si verificano al di sotto dei 25 anni di età. Tale aumento è dovuto all’inizio sempre più precoce dell’attività sessuale e al fatto che ogni individuo può avere partner sessuali multipli. Un altro fattore di trasmissione è l’assenza di sintomi di alcune condizioni, le quali, pur essendo clinicamente silenti, costituiscono comunque una situazione di possibile infezione per via sessuale.
Alcune MST (per es l’ infezione da Clamidia) possono portare a un quadro noto come Malattia Infiammatoria Pelvica (Pelvic Inflammatory Disease, PID), condizione alla base di una riduzione del tasso di fertilità e di aumento del rischio di gravidanza ectopica. Altre MST, come l’infezione da Papilloma virus umano (Human Papilloma Virus, HPV), si associano ad un aumento del rischio di cancro del collo dell’utero. Altre ancora si possono trasmettere da madre a figlio durante la gravidanza, e durante o dopo il parto. La diagnosi e il trattamento precoce rappresentano senza dubbio un momento fondamentale nella gestione di tali condizioni. Dal punto di vista epidemiologico, è importante sottolineare come la presenza di una MST si associ a un aumento del rischio di infezione da HIV.
Le principali malattie sessualmente trasmesse
La lista delle malattie sessualmente trasmesse è abbastanza lunga e comprende: ● condizioni che non rappresentano pericolo per la vita del soggetto colpito, ma si limitano ad avere una connotazione clinica di solito piuttosto evidente (per es il Trichomonas) e ● condizioni che, per le loro conseguenze, possono mettere a rischio l’esistenza stessa della persona (si pensi all’HIV/AIDS). Di solito, tutte le MST sono comunque associate a un importante disagio di tipo psicologico del soggetto colpito, con sentimenti di imbarazzo, vergogna, senso di inadeguatezza, etc. Tra le MST spicca, per frequenza nella popolazione femminile, la candidiasi vaginale o vulvovaginite da Candida (Vulvovaginal Candidosis, VVC).
- Clamidia
- Gonorrea
- Herpes genitale
- Verruche genitali (condilomi genitali)
- Sifilide
- HIV/AIDS
- Trichomonas
- Vaginosi batterica
- Cancroide (Haemophilus ducreyi)
- Candidiasi vulvo-vaginale
Strategie per prevenire le MST
La prevenzione primaria delle MST inizia con il cambiamento dei comportamenti sessuali che pongono le persone a rischio di infezione. Gli operatori sanitari hanno un’opportunità unica di fornire educazione e counseling alle loro pazienti. Come parte importante della loro intervista clinica, i medici dovrebbero regolarmente chiedere la storia sessuale alle loro pazienti e stabilire in base a ciò la gestione della riduzione del rischio. Evidentemente, maggiore è il numero dei partner, maggiore sarà la probabilità di contagio sessuale. Inoltre, l’uso di metodi di barriera può ridurre il rischio di trasmissione sessuale delle infezioni. Avere relazioni in età molto giovane espone al rischio di avere più facilmente contagi di MST, anche per motivi anatomici (per es: immaturità dell’epitelio di rivestimento vaginale dell’adolescente). Anche i soggetti asintomatici dovrebbero sottoporsi a controlli periodici, per evitare di trasmettere involontariamente un’infezione ai loro partner. Un altro punto importate è la tempestività del trattamento appena viene posta una diagnosi. Inoltre, è necessario che i soggetti che abbiano avuto una diagnosi di MST, lo comunichino al partner o ai partner attuali o recenti per invitarli a sottoporsi a controllo.
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