Vitamine e integratori in gravidanza: ci vuole equilibrio

In caso di carenze materne, l’assunzione di vitamine e integratori minerali nel corso della gravidanza è consigliabile per evitare danni alla madre e al figlio, ma bisogna stare attenti a evitare il sovratrattamento, l’assunzione, cioè, quando non è necessario.
Sulle indicazioni per le eventuali supplementazioni, in caso di carenze, e per evitare sovratrattamenti, nel caso le carenze non ci fossero, l’European Journal of Obstetrics & Gynecology ha pubblicato la revisione di alcuni studi curata da due ricercatori dell’Haukeland University Hospital di Bergen, in Norvegia, Kjell Haram e Nils Hovdenak.
Secondo i risultati della ricerca dei due scienziati norvegesi, gli integratori a base di ferro sono indicati, in caso di diagnosi di carenza, per evitare al nascituro un basso peso alla nascita e in seguito problemi cognitivi e comportamentali, così come sono indicati quelli di magnesio perché la sua mancanza può indurre problemi ematologici e teratogeni; il basso peso alla nascita può essere causato anche da carenza di zinco, per questo, sono indicati gli integratori in caso di carenza e anche quando ci sono difficoltà di assorbimento di questo elemento.
La carenza di una o più vitamine è frequente nelle donne in gravidanza e le conseguenze possono essere gravi: la carenza di vitamina B6 può portare al diabete gestazionale, iperemesi gravidica, preeclampsia, e indurre nel bambino malattie neurologiche, e quindi è corretto integrarla; quella di vitamina B12 può ridurre la crescita del feto, per questo la sua supplementazione è indicata per le gestanti che mangiano poca carne o sono vegetariane; correggere la carenza di vitamina C può ridurre il rischio di preeclampsia, mentre una maggiore lunghezza del bambino alla nascita può essere favorita dall’integrazione di vitamina D.
La solitamente benefica vitamina E può invece alterare lo stato fisiologico ossidativo, normale in gravidanza, e costituire quindi un fattore di rischio; è possibile, in caso se ne assumesse senza necessità, il sovradosaggio di vitamina A, visto che nei paesi occidentali non sono frequenti carenze di questa vitamina, e il sovradosaggio (oltre il limite massimo di 3.000 IU/die) è teratogeno. Ben vengano quindi gli integratori, ma solo quando sono necessari.

 

Fonte
Hovdenak N, Haram K – Influence of mineral and vitamin supplements on pregnancy outcome. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol, 2012; 164(2):127-32

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