L’assunzione incontrollata di farmaci durante il ciclo mestruale, in donne che non pianificano il concepimento, può costituire un pericolo di gravidanze a rischio.
L’uso e talvolta l’abuso di vari tipi di farmaci durante il ciclo mestruale, usati soprattutto per controllare il dolore, è un fenomeno piuttosto rilevante nei Paesi industrializzati.
Recenti stime indicano che negli USA oltre l’80% della popolazione riferisce di assumere almeno un farmaco nell’arco della settimana e il 25% assume addirittura cinque o più farmaci alla settimana. In tale casistica prevalgono le donne rispetto agli uomini: 82% contro 68%, nella fascia di età 18-44 anni. Il più alto consumo si osserva tra le giovani donne tra i 20 e i 29 anni e ciò viene proprio attribuito all’uso di antidolorifici per trattare i disturbi mestruali.
A fronte del fatto che – sempre nella casistica USA – circa la metà delle gravidanze non sono specificatamente pianificate, si teme che un consumo così ingente di farmaci nel corso del ciclo mestruale, in donne in età riproduttiva senza contraccezione, esponga a gravidanze con rischi potenziali per la madre e per il feto.
Come già detto, tra i farmaci più utilizzati dalle donne vi sono gli antidolorifici. Questo dato è stato confermato da uno studio appositamente dedicato a valutare l’assunzione di farmaci in donne sane, in età riproduttiva, durante il ciclo mestruale. Sono state incluse nello studio 259 donne sane in pre-menopausa (18-44 anni), seguite per oltre due cicli mestruali in un periodo prefissato (2005-2007). Sono state volutamente escluse le donne che già assumevano terapie croniche o contraccezione ormonale (che può di per sé attenuare i disturbi del ciclo).
Sono stati considerati sia i farmaci “da banco”, ossia che non richiedono prescrizione medica, sia quelli dispensabili solo con ricetta medica. Il monitoraggio è stato quotidiano tramite un diario, su cui venivano annotati dosaggio, unità e la frequenza di assunzione. In base al principio attivo principale, i farmaci sono stati classificati nelle aree “allergie”, “antibiotici”, “sistema nervoso centrale”, “raffreddore e tosse”, “apparato gastrointestinale”, “apparato muscolo-scheletrico” e “antidolorifici”.
È risultato che quasi 3 donne su 4 (73%) sono ricorse a farmaci durante il ciclo mestruale e nel 69% dei casi si trattava di antidolorifici. In relazione alle fasi del ciclo, durante le mestruazioni è stato osservato un uso prevalente di antidolorifici e farmaci che agiscono sul sistema nervoso, mentre gli antibiotici venivano usati più frequentemente durante la fase luteale (ossia nella fase di 14 giorni che va dall’ovulazione all’arrivo di nuove mestruazioni).
Bibliografia
Johnson KA, Sjaarda LA, Mumford SL, et al. Patterns and prevalence of medication use across the menstrual cycle among healthy, reproductive aged women. Pharmacoepidemiol Drug Saf 2016;25:618-27