Le donne che assumono la terapia ormonale sostitutiva (Tos) durante la menopausa sembrano mostrare cambiamenti nella struttura e nella funzione cardiaca che possono essere associati a un rischio inferiore di malattie cardiache, secondo quanto indica una ricerca condotta nel Regno Unito e pubblicata su PLos One.
«Questo è il primo studio a osservare la relazione tra l’uso della terapia ormonale in menopausa e sottili cambiamenti nella struttura e nella funzione del cuore, che possono essere predittori di futuri problemi cardiaci» afferma Mihir Sanghvi, della Queen Mary University di Londra, Regno Unito, che ha guidato il gruppo di lavoro. I ricercatori hanno selezionato per la loro ricerca 1.604 donne in menopausa e senza malattie cardiache note sottoposte a risonanza magnetica cardiovascolare. Tra le partecipanti, 513 (32%) avevano utilizzato la terapia ormonale sostitutiva per 3 anni o più, e 78 (15,2%) di queste continuavano ad assumerla al momento della risonanza, mentre 1.091 non l’avevano mai utilizzata.
La durata media della terapia ormonale sostitutiva era di 8 anni e l’età media di inizio era di 47,6 anni. Le partecipanti che avevano assunto la terapia ormonale sostitutiva erano significativamente più anziane rispetto al gruppo senza TOS, e non erano presenti differenze socioeconomiche significative tra i gruppi. Ebbene, le donne che utilizzavano la TOS hanno mostrato un volume telediastolico ventricolare sinistro significativamente minore rispetto alle donne che non la utilizzavano, in media di 122,8 rispetto a 119,8 ml, e un gittata sistolica significativamente inferiore, di 72,1 rispetto a 74,3 ml. Anche il volume massimo atriale sinistro era significativamente più piccolo nelle donne che assumevano la terapia, con 60,2 rispetto a 57,5 ml. Non sono state osservate differenze significative nel volume sistolico terminale, nella massa ventricolare sinistra e nella frazione di eiezione ventricolare sinistra tra i gruppi. Il momento di inizio della terapia ormonale sostitutiva in relazione all’insorgenza della menopausa non ha avuto alcun impatto visibile sui volumi considerati. «L’uso della terapia ormonale sostitutiva non è stato associato a cambiamenti subclinici avversi della struttura e della funzione cardiaca, anzi, sono stati osservati volumi minori del ventricolo sinistro e dell’atrio sinistro che sono stati collegati a esiti cardiovascolari favorevoli» concludono gli autori.
PLoS One. 2018. doi: 10.1371/journal.pone.0194015