Nuovo Rapporto Censis: il carcinoma del collo dell’utero correlato a infezione da HPV uccide circa mille donne all’anno, la prima arma di prevenzione è l’informazione, che purtroppo è ancora carente.
Il carcinoma del collo dell’utero è il terzo tumore più comune nelle donne in tutto il mondo, con circa 529.800 nuovi casi e 275.100 decessi all’anno. (1) In Italia, l’incidenza annuale è di 2.400 nuovi casi, con una mortalità di circa 1.000 donne all’anno. (2)
Un importante fattore di rischio di questo tumore è l’infezione da papillomavirus umano (HPV). Va tuttavia specificato che l’infezione da HPV da sola non è solitamente in grado di scatenare il tumore. Di fatto, come molti altri tipi di tumore, il carcinoma del collo dell’utero è una patologia determinata da una combinazione di fattori genetici ereditari e influenze ambientali esterne. La maggior parte delle infezioni da HPV sono infatti transitorie ed eliminate dal sistema immunitario dell’organismo. Questa nozione è supportata dal fatto che il 60% delle infezioni da HPV regrediscono spontaneamente entro 1 anno e il 90% regredisce entro 2 anni. Pertanto, gli sforzi della ricerca sono intensamente rivolti a identificare i fattori di rischio genetici ereditari, in quanto forniranno ulteriori approfondimenti sulle interazioni organismo umano-virus nonché una comprensione eziologica globale della carcinogenesi cervicale uterina. Evidenze di fattori genetici che contribuiscono alla carcinogenesi cervicale possono individuate in presenza della sindrome WHIM (verruche cutanee, ipogammaglobulinemia, infezioni e mielocatessi) e della sindrome di Lynch (carcinoma non poliposico familiare del colon-retto), due malattie genetiche autosomiche dominanti caratterizzate da estesa infezione da HPV e alto rischio di carcinoma del collo dell’utero. (1)
Crescono i timori per i tumori. E per l’infezione da HPV
Fatta questa premessa, va comunque confermata l’importanza della prevenzione dei fattori ambientali, ovvero dell’infezione da HPV, e della diagnosi precoce del carcinoma del collo dell’utero. Il Nuovo rapporto del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali: istituto di ricerca socio- economica) ha quindi voluto valutare l’attuale consapevolezza della popolazione italiana sull’importanza dell’infezione e come la situazione sia mutata rispetto al precedente rapporto del 2017. (2)
Lo studio del Censis, denominato “KO ai tumori da Papillomavirus”, è stato condotto su due diversi campioni di popolazione: uno composto da adulti con figli (l’infezione da HPV è molto frequente tra gli adolescenti) e uno da sole donne. I tumori in generale risultano le patologie più temute, sia dai genitori (65,9%), sia dalle donne (66,9%). A questa preoccupazione si aggiunge una non ottimale fiducia nella prevenzione, infatti, solo il 69,3% dei genitori e il 63,8% delle donne sono del parere che i tumori si possano prevenire. Questa consapevolezza si riduce ulteriormente nelle persone con più bassi livelli d’istruzione (54,9%). (2)
Per quanto riguarda specificamente il carcinoma del collo dell’utero l’attenzione alla prevenzione della popolazione italiana – secondo l’indagine del Censis – emergono aspetti contrastanti. Aumentano i genitori che conoscono il problema dell’infezione da HPV (88,3% nel 2019, rispetto all’85,1% del 2017) e del fatto che tale virus sia responsabile del tumore del collo dell’utero (86,7%). Tuttavia, il 31,9% è convinto che il problema sia solo femminile e solo il 50,3% ha conoscenza del fatto l’HPV possa causare altri tumori nelle donne e negli uomini. L’HPV, oltre al carcinoma del collo dell’utero può infatti causare tumori a carico della vulva, della vagina, dell’ano, del pene e persino di bocca e faringe.
Tra le fonti d’informazione, rispetto alla precedente rilevazione del 2017, i media perdono peso. I genitori ottengono informazioni soprattutto dai mezzi tradizionali – come dépliant e campagne informative – (40,1% nel 2019, 44,2% nel 2017), rispetto internet e social network (26,7% nel 2019, 30,7% nel 2017). Cresce la percentuale di genitori che citano come fonti informative i professionisti sanitari (dal 39,1% del 2017 al 53,2% nel 2019) e il servizio vaccinale delle aziende sanitarie territoriali (dal 21,8% al 25,6%). (2)
Strumenti di prevenzione
Da un punto di vista biologico, le femmine adolescenti sono particolarmente sensibili alle infezioni sessualmente trasmissibili, inclusa l’infezione da HPV a causa della minore produzione di muco cervicale e aumento dell’ectopia cervicale. (3)
Va quindi posta una particolare attenzione alla prevenzione in questa tipologia di popolazione. La prevenzione richiede che vengano fornite ai ragazzi, fin dalla prima adolescenza, adeguate informazioni sui rischi di una vita sessuale sregolata (rapporti precoci e con partner occasionali, favoriscono il rischio di infezioni), sull’igiene intima e sul “sesso protetto”. Inoltre, deve essere ribadita l’importanza della prevenzione dell’infezione da HPV, tramite la vaccinazione anti-HPV, e della diagnosi precoce dell’infezione da HPV e del carcinoma del collo dell’utero, rispettivamente tramite HPV-test e Pap-test. (2)
Secondo il nuovo rapporto del Censis, il Pap-test è conosciuto dal 90,2% dei genitori e dal 94,6% delle donne. L’87,1% delle donne afferma che il proprio ginecologo ha consigliato il Pap-test. Il 50,8% dei genitori conosce inoltre l’HPV-test. Il 58,9% è stato sensibilizzato sull’importanza di trattare l’infezione da HPV perché può causare il carcinoma del collo dell’utero. Solo al 35,7% è stato consigliato di effettuare l’HPV-test. Il 40% delle donne riferisce di aver ricevuto informazioni puntuali sull’HPV, le modalità di trasmissione e i rischi conseguenti. (2)
In conclusione, non rimane che ribadire l’importanza di un’informazione sempre più attenta e capillare sulla prevenzione dei rischi dell’infezione da HPV e sulla prevenzione tramite la vaccinazione. La vaccinazione contro l’HPV è particolarmente raccomandata nella fascia di età pre-rischio infezione, ovvero tra gli 11 e i 12 anni, sia per i ragazzi sia per le ragazze. (3)
Bibliografia
- Hu Z, Ma D. The precision prevention and therapy of HPV-related cervical cancer: new concepts and clinical implications. Cancer Med. 2018;7(10):5217-5236.
- Censis. Sanità: i tumori sono le malattie più temute dagli italiani, ma si può fare di più con la prevenzione.
- Shannon CL, Klausner JD. The Growing Epidemic of Sexually Transmitted Infections in Adolescents: A Neglected Population. Curr Opin Pediatr 2018; 30(1):137-143.