Problemi gestazionali se sono bassi i livelli di vitamina D

Uno studio di revisione condotto su oltre 3.300 studi, effettuati in quasi cinquant’anni, ha rivelato che se nel corso della gravidanza i livelli di vitamina D sono bassi, aumenta il rischio di problemi gestazionali come diabete, preeclampsia, infezioni, ridotta crescita fetale, e aumenterebbero anche le probabilità di parto cesareo.
La carenza di vitamina D in gravidanza può portare anche un aumento del rischio di vaginosi batteriche. Un gruppo di ricercatori dell’University of Calgary, nell’Alberta, in Canada, da una revisione sistematica e una metanalisi di 3.357 studi condotti fra il 1966 e il 2012, hanno selezionato 31 studi nel corso dei quali sono state osservate circa 22mila donne, che hanno confermato altri precedenti studi osservazionali che avevano trovato una correlazione fra l’insufficienza di 25-Ohd (25-idrossivitamina D) e una serie di problemi gestazionali; queste ricerche, però, si erano rivelate limitate a causa delle diversità e dell’esiguità degli studi su cui si basavano.
La prima firmataria dello studio canadese, Fariba Aghajafari, spiega: «Fra tutte le condizioni patologiche analizzate, abbiamo determinato che preeclampsia e diabete gestazionale hanno una relazione inversa con i livelli sierici di 25-Ohd; questi risultati sono preoccupanti, considerata la recente dimostrazione che le carenze di vitamina D sono molto comuni durante la gravidanza, soprattutto fra le vegetariane, fra le donne con una bassa esposizione alla luce solare e nelle minoranze con pelle scura.
Il nostro studio, insieme a un recente trial che ha individuato nell’integrazione giornaliera di vitamina D un effetto protettivo rispetto al basso peso natale, rappresenta un punto di partenza per creare raccomandazioni volte a supplementare la vitamina D durante la gravidanza».
Pertanto, per confermare se l’ottimizzazione dei livelli di 25-Ohd nella madre siano davvero efficaci nel miglioramento della gravidanza e della salute del feto, è necessario eseguire grandi trial controllati randomizzati.
Lo studio è stato pubblicato sul British Medical Journal.

 

Fonte
Fariba Aghajafari et al – Association between maternal serum 25-hydroxyvitamin D level and pregnancy and neonatal outcomes: systematic review and meta-analysis of observational studiesBMJ 2013;346:f1169

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