Un team di ricercatori del Dipartimento di Statistica della National University of Singapore, ha calcolato che nel 2015 saranno almeno 233 milioni le donne che avranno necessità di contraccettivi ma non potranno averli a disposizione.
La prevalenza globale fra le donne di età fra i 15 e i 49 anni, nella fase quindi riproduttiva della loro vita, sposate o conviventi, è cresciuta dal 54,8% al 63,3% negli anni dal 1990 al 2010; negli stessi anni è però scesa dal 15,4 al 12,3 la percentuale di donne che non sono riuscite a pianificare la nascita dei figli perché non hanno avuto la possibilità di usare contraccettivi, pur non volendo avere altri figli o volendo ritardarne la nascita.
L’aumentata consapevolezza globale della pianificazione familiare e l’incremento della popolazione mondiale provocheranno, secondo gli specialisti, una crescita della domanda di contraccezione fino a 962 milioni nel 2015, dai 900 milioni del 2010.
Leontine Alkema, autrice della ricerca, spiega: «I nostri dati giustificano un invito ad accrescere gli investimenti in questo ambito, soprattutto nelle aree dove la prevalenza dei contraccettivi è ancora bassa, il bisogno è ancora alto, e la crescita del numero di donne in età riproduttiva è rapida. Un fattore importante, ma poco considerato per contribuire ai bisogni insoddisfatti, sta nella ridotta scelta di metodi anticoncezionali che sono a disposizione delle donne in molte aree; ampliando l’assortimento si ottengono molto benefici».
I ricercatori hanno condotto lo studio su donne sposate o conviventi in età riproduttiva, ma i risultati sono validi anche per realizzare stime annuali generali di pianificazione familiare che riguardino tutte le donne. La ricerca è stata pubblicata sull’edizione online della rivista The Lancet.
Fonte
Alkema L et al – National, regional, and global rates and trends in contraceptive prevalence and unmet need for family planning between 1990 and 2015: a systematic and comprehensive analysis. Lancet 2013 Mar 12