Il provvedimento sui nuovi servizi e le prestazioni garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale è stato presentato lo scorso 31 dicembre dal Ministro della Salute Renato Balduzzi; contiene numerose novità, fra cui l’incentivazione del ricorso all’anestesia epidurale nel corso del parto. Questa novità andrà però incontro a gravi difficoltà, prima fra tutte la possibilità che viene prevista di praticarla soltanto nelle strutture che abbiano le attrezzature adatte, a partire dalla disponibilità di anestesisti, quindi, i punti nascita che registrano meno di 500 parti all’anno ne risulteranno esclusi, almeno per i primi tempi; nel provvedimento si delega alle Regioni l’avvio di programmi per favorire questa tecnica e l’individuazione delle strutture in cui sarà possibile praticarla.
Inoltre, nel provvedimento si riconosce la ludopatia come malattia, e si riconoscono anche cinque nuove patologie croniche e oltre 100 malattie rare; fra le novità, una ha sollevato le reazioni negative di molti medici: quella che impone di segnalare sulla prescrizione degli esami diagnostici, la patologia conclamata o sospetta, per facilitare i controlli ed evitare esami inutili, e i relativi costi, divenuti sempre più difficilmente sostenibili, alla luce della riduzione delle risorse economiche a disposizione.
Nel testo si parla di “…indicazioni prioritarie per la prescrizione di prestazioni di diagnostica strumentale, frequentemente prescritte per indicazioni inappropriate”; una volta varato il provvedimento, saranno emanate le linee guida per le prescrizioni cui dovranno attenersi i medici, chi non le rispetterà o non indicherà la patologia, sarà passibile di sanzioni.
Alle Regioni è demandato il compito di provvedere alla verifica del 5% delle prescrizioni. Il provvedimento deve ora essere approvato dalle commissioni competenti, poi dal Ministero dell’Economia, e quindi discusso con le Regioni; lo scioglimento delle Camere costituisce però un problema, tanto che la Federconsumatori dubita che i nuovi Lea possano entrare in vigore: “…Considerando gli ingenti tagli operati con la Legge di Stabilità, l’aggiornamento rischia di rimanere bloccato a causa della mancanza di fondi”.
Fonte
Redazione online