L’edizione online del Canadian Medical Association Journal ha pubblicato uno studio della Dalhousie University di Halifax, in Nova Scotia, che dimostra come fra le donne che si sono vaccinate contro l’influenza, rispetto a quelle che non si sono vaccinate, sia più basso il rischio di parti pretermine e di figli con un basso peso alla nascita. Il dato è stato confermato anche dopo gli aggiustamenti per i possibili fattori confondenti come il sesso del neonato e l’età, l’abitudine al fumo e l’indice di massa corporea prima della gravidanza della madre.
I ricercatori hanno elaborato i dati delle due stagioni influenzali successive alla pandemia H1N1 del 2009, tratti dal Nova Scotia Atlee Perinatal Database, che contiene le variabili demografiche e tutte le informazioni relative alle nascite avvenute negli ospedali canadesi dal 1988.
È risultato che fra le donne che hanno partorito fra il 1° novembre 2010 e il 31 marzo 2012, solo il 16% (1.958) aveva assunto il vaccino antinfluenzale durante la gravidanza: «Un risultato deludente, in confronto al 64% raggiunto fra le gestanti durante la pandemia del 2009», ha commentato la ricercatrice della Dalhousie University, Alexandra Legge, che ha anche ricordato che le linee guida dell’Oms e quelle canadesi raccomandano la vaccinazione antinfluenzale ogni trimestre alle donne in gravidanza. Precisa Legge: «I nostri dati aggiungono sostanza a quanto già dimostrato, che la vaccinazione antinfluenzale in gravidanza comporta benefici non solo per la madre ma anche per il feto e per il neonato, grazie al passaggio transplacentare di anticorpi».
La vaccinazione stagionale con vaccino influenzale inattivato è consigliata alle donne incinte anche dal Comitato consultivo in materia di immunizzazioni dei Centers for Disease Control and Prevention (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie). Anche gli esperti del nostro Ministero della Salute ritengono che lo strumento migliore per prevenire le complicanze dell’influenza sia la vaccinazione con virus inattivati, che danno un’ottima protezione con minimi effetti indesiderati, in genere reazioni locali dovute all’iniezione; in Italia sono disponibili sia vaccini con gli split virus, virus frammentati, sia quelli a subunità, che hanno solo alcune delle proteine virali.
Fonte
Alexandra Legge – Rates and determinants of seasonal influenza vaccination in pregnancy and association with neonatal outcomes. CMAJ January, 2014