Un’integrazione con acido folico può tenere sotto controllo l’omocisteina, fattore di rischio per malattie cardiovascolari e osteoporosi.
L’omocisteina è una sostanza presente nel sangue che, quando è troppo elevata, rappresenta un fattore di rischio di malattie cardiovascolari e osteoporosi. Purtroppo tale aumento si verifica nelle donne soprattutto con l’avvento della menopausa.
Uno studio ha quindi voluto verificare se l’omocisteina elevata nel sangue può essere contrastata con l’aiuto di una supplementazione di acido folico, che è una sostanza nota per la sua capacità di metabolizzare l’omocisteina. L’acido folico è una vitamina presente nelle verdure a foglia larga (proprio da “foglia” viene il termine “folico”), come lattuga, spinaci e cavoli, è inoltre contenuta nei legumi, nelle uova e nelle frattaglie di animale (fegato, rene).
Lo studio è stato svolto su 48 donne sane in post-menopausa (età 50-70 anni); un gruppo di queste donne ha assunto regolarmente l’acido folico mentre un altro gruppo ha invece assunto un placebo. Dopo 16-17 settimane è stato eseguito l’esame del sangue, per verificare l’effetto dell’acido folico sull’omocisteina.
Come si poteva immaginare, il livello di omocisteina nel sangue è risultato significativamente più basso nel gruppo che aveva assunto l’acido folico, rispetto al gruppo di controllo con il placebo.
Questi risultati possono fornire utili indicazioni per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’osteoporosi delle donne in menopausa, sia tramite una dieta adeguata, con abbondante presenza di verdure e alimenti ricchi di acido folico, sia con l’eventuale integrazione con acido folico in pastiglie.
Fonte
Almassinokiani F, Kashanian M, Akbari P, et al. Folic acid supplementation reduces plasma homocysteine in postmenopausal women. Journal of Obstetrics and Gynaecology 2016;36:4 (492-495)