L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda) e l’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, hanno condotto in Lombardia una ricerca su 367 donne nel corso della gravidanza o dopo il parto, che ha rivelato come la crisi economica sia una delle cause principali della depressione di cui spesso le donne soffrono in questi periodi della loro vita.
Dai risultati dell’indagine, che si è svolta fra il 2008 e il 2011, emergono le caratteristiche più frequenti delle donne che soffrono di depressione: di età intorno ai 34 anni, con marito o compagno, di buon livello d’istruzione e di ceto sociale medio; spesso hanno già sofferto di depressione o di ansia e accusano complicazioni durante la gravidanza; a questi problemi si aggiunge la disoccupazione e la scarsa partecipazione ai loro problemi psicologici delle persone che hanno più vicine, compagno, parenti, amici. Secondo l’indagine, inoltre, “…Le donne immigrate presentano i maggiori fattori di rischio; tra questi, lo stress derivante dal processo di acculturazione, le difficoltà linguistiche e culturali che limitano l’accessibilità ai servizi sanitari e sociali, e la mancanza di un supporto familiare”.
La presidente di Onda, Francesca Merzagora, sottolinea: «Il ritardo diagnostico di un disturbo dell’umore può avere importanti ripercussioni sulla donna e sul nascituro; per questo Onda ha messo in Rete i primi sei Centri di Riferimento (Milano, Torino, Pisa, Ancona, Napoli, Catania) per garantire diagnosi più precoci e terapie più appropriate alle donne colpite da depressione perinatale, che in Italia ogni anno sono fra le 55mila e le 80mila».
Il direttore del Dipartimento di Neuroscienze del Fatebenefratelli osserva: «Salute mentale e investimento sul materno-infantile si propongono come punti cardine per una ripresa economica; infatti, laddove si è investito in questi due settori, più rapidamente si è usciti dalla crisi economica».