Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) costituiscono un vasto gruppo di malattie infettive molto diffuse in tutto il mondo, che possono causare sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine; le cure di queste patologie assorbono ingenti risorse economiche. In Italia, nel 2021, il numero totale di segnalazioni di IST è aumentato del 18% circa rispetto al 2020.
I sistemi di sorveglianza sentinella delle infezioni sessualmente trasmesse in Italia
In Italia, le IST a notifica obbligatoria sono gonorrea, sifilide e pediculosi del pube. Purtroppo la notifica non viene sempre rispettata, pertanto i casi sono sottostimati. Per sopperire alla mancanza di dati sulle altre IST (ad esempio infezioni da Clamidia, Trichomonas, Herpes genitale e Condilomi ano-genitali), sono stati attivati due sistemi di sorveglianza, una basata su dati di centri clinici, attiva dal 1991 (segnala le persone con una diagnosi confermata di IST in atto) e una basata su dati di laboratori di microbiologia, attiva dal 2009 (segnala le persone che si sottopongono a test di laboratorio per Chlamydia Trachomatis, Trichomonas vaginalis, Neisseria gonorrhoeae). Entrambi sono coordinati dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità. La raccolta e l’invio dei dati avvengono tramite un sistema di segnalazione online via web. Questi Sistemi di Sorveglianza Sentinella non hanno una copertura nazionale e quindi non segnalano il 100% dei soggetti con IST presenti in Italia, ma assicurano stabilità e costanza nell’invio dei dati, permettendo di misurare nel tempo la frequenza relativa delle singole IST e di valutare i fattori di rischio associati.
I dati aggiornati al 2021
- Nel 2021, le segnalazioni di IST sono aumentate del 18% rispetto al 2020
- Il 71,8% dei casi di IST è stato diagnosticato negli uomini e il 28,2% nelle donne, con un’età mediana rispettivamente di 34 anni negli uomini e 30 nelle donne.
- Le infezioni da Clamidia, Gonorrea, Sifilide primaria e secondaria, hanno mostrato aumenti rilevanti nel 2021 rispetto al 2020.
- L’aumento maggiore di casi di Clamidia, Gonorrea, Sifilide primaria, secondaria e latente, nel 2021, si è osservato tra i MSM.
- Il numero di persone che hanno effettuato un test per Clamidia è aumentato del 32% nel 2021 rispetto al 2020.
- I giovani tra i 15 e i 24 anni mostrano una prevalenza di infezione da Chlamydia trachomatis tripla rispetto ai soggetti di età superiore.
- Dal 2018 si evidenzia una riduzione di più del 30% dei casi di condilomi ano-genitali, sia nelle femmine che nei maschi, verosimilmente attribuibile all’efficacia delle campagne vaccinali anti-HPV.
- La prevalenza di infezione da HIV tra le persone con una IST confermata nel 2021 è 14,7%, circa 70 volte più alta di quella stimata nella popolazione adulta italiana.
- Le persone con Sifilide latente hanno mostrato nel 2021 una prevalenza più elevata di HIV (38%).
- Il 96% delle persone HIV positive con una IST diagnosticata nel 2021 sapevano già di essere sieropositive prima della diagnosi di IST.
Andamento delle segnalazioni in base alle caratteristiche socio-demografiche e comportamentali
I dati delle segnalazioni dimostrano come i soggetti più fragili ed esposti al contagio delle IST siano in prevalenza soggetti di sesso maschile, molto giovani (<24 aa), soprattutto stranieri e MSM.
- Nel 2021, i casi di IST rispetto a quelli segnalati nel 2020, sono in aumento di circa il 31% tra gli stranieri e di circa il 21% tra gli italiani.
- Nel 2021 il numero di segnalazioni di IST è aumentato del 17.6% rispetto al 2020 nella popolazione eterosessuale, mentre nei MSM si è assistito ad un incremento del 23.2%; in particolare, gli MSM costituiscono il 79,1% dei casi di sifilide primaria e secondaria segnalati nel 2020.
- Nel 2021 la prevalenza dell’HIV è stata sempre più elevata negli MSM, mostrando un aumento costante dal 2008 (27,2 % nel 2021), mentre negli eterosessuali è diminuita progressivamente, stabilizzandosi negli ultimi due anni (2,9% nel 2021).
Le raccomandazioni del ISS per la prevenzione e la cura delle IST
- Favorire la diagnosi e il trattamento precoce delle IST facilitando l’accesso ai servizi sanitari attraverso un Percorso Integrato di Cura (PIC) della persona a rischio di/ o con IST.
- Favorire la diagnosi precoce di Chlamydia Trachomatis attraverso l’offerta del test in donne giovani, anche se asintomatiche, in particolare se pluripartner.
- Aumentare l’offerta attiva e l’effettuazione del test HIV tra le persone con una IST, in accordo con quanto previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.
- Potenziare il contrasto alla diffusione delle epatiti virali B e C tra le persone con una IST, secondo le ultime raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
- Migliorare il contact tracing delle persone con IST e promuovere la terapia del partner.
- Sostenere la prevenzione primaria favorendo la vaccinazione anti-HPV, anti-epatite B ed A.
- Incrementare le attività di informazione sulle IST (sintomi, segni e complicanze).
- Incrementare nella popolazione generale la consapevolezza del ruolo delle IST nella trasmissione/acquisizione dell’HIV.
- Educare alla salute sessuale attraverso le “Regole del Sesso Sicuro” che prevedono un uso corretto del condom, una riduzione del numero dei partner sessuali, un consumo consapevole dell’alcool evitando l’uso di sostanze stupefacenti.
- Elaborare un piano nazionale pluriennale per la prevenzione delle IST e attivare programmi di sorveglianza dei comportamenti.