Dall’inizio della pandemia, per rispondere alle emergenti esigenze di riorganizzazione della rete assistenziale in area materno-infantile, si è resa necessaria una revisione dei percorsi di presa in carico delle donne in gravidanza, delle madri, dei padri e dei neonati. Nella fase iniziale della pandemia (“prima ondata”), i Servizi Sanitari Regionali hanno affrontato l’emergenza in base alla disponibilità logistica; i percorsi assistenziali non potevano essere organizzati secondo evidenze scientifiche ancora scarse e non sempre univoche. Solo successivamente, i dati di letteratura hanno consentito una riorganizzazione delle pratiche clinico-assistenziali appropriate per la presa in carico del percorso nascita in donne con infezione sospetta o confermata da virus SARS-CoV-2.
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