Il ciclo di crescita dei fibromi: una storia ancora da scrivere

Recenti studi radiologici offrono informazioni in parte in contrasto con la visione tradizionale del ciclo di crescita dei fibromi.

 

I leiomiomi, più comunemente noti come fibromi o fibromiomi dell’utero, sono le neoplasie più frequenti nelle donne in premenopausa. Si tratta di neoplasie benigne, ormone-dipendenti derivanti dallo strato miometriale dell’utero. Il tessuto fibroma è costituito principalmente da matrice extracellulare e caratterizzato da un basso indice mitotico e viene solitamente considerato a crescita lenta. Tuttavia, alcuni fibromi possono crescere molto, fino a 30 cm3. La loro prevalenza varia tra il 3,3 e il 77%, e a seconda dell’età e dell’etnia.

Sebbene la maggior parte delle donne con fibromi sia asintomatica, i fibromi sono una delle principali fonti di morbilità ginecologica e hanno un importante impatto sulla salute e sulla qualità della vita della donna. I sintomi più comuni sono menorragia (abbondante sanguinamento mestruale) e dismenorrea (dolore mestruale). L’attuale gestione dei fibromi comprende terapia medica, procedure minimamente invasive (per es. embolizzazione di un’arteria uterina) e chirurgiche (per es. miomectomia, isterectomia). Nonostante la gamma di opzioni di trattamento, la chirurgia rimane il cardine della terapia.

L’estrogeno, il progesterone e il fattore di crescita epidermico (EGF, Epidermal Growth Factor) sono considerati essenziali per la formazione dei fibromi. Nonostante sia nota la loro natura ormonale e i recenti progressi delle tecniche di imaging, la comprensione del ciclo naturale di vita dei fibromi è tuttora scarsamente compreso.

Tradizionalmente si suppone che i fibromi crescano con uno schema lineare, iniziando in età infantile e continuando fino a che l’ambiente ormonale della donna non cambia radicalmente con la menopausa, quando ci si aspetta una loro riduzione. Tuttavia, può anche accadere che i fibromi subiscano una regressione spontanea al di fuori della menopausa, nonostante un ambiente ormonale stabile. Vi sono inoltre dati contrastanti sui fattori che influenzano la crescita dei fibromi. Le attuali informazioni indicano che, per quanto riguarda la posizione dei fibromi nella cavità uterina, i fibromi sottomucosi hanno meno probabilità di aumentare di dimensioni. Seppure i tassi di crescita si riducono con l’aumentare dell’età, questa tendenza non è statisticamente significativa, specialmente nelle donne bianche. Nello stato inter-gravido, i fibromi possono crescere o subire una regressione spontanea. I fattori che possono consentire di prevedere la crescita fibroma comprendono il volume iniziale di fibroma, il tipo di fibroma e l’età del paziente.

Recenti studi radiologici, oltre a mettere in discussione le opinioni tradizionali, hanno fornito preziose informazioni sulla variabilità del ciclo di vita dei fibromi. Una review sulle attuali prove degli studi radiologici suggerisce che la crescita del fibroma sia estremamente variabile, dal 18 al 120% all’anno. Nello stato gravidico, i fibromi sembrano crescere con uno schema non lineare, con un significativo aumento dei tassi di crescita nel primo semestre, soprattutto nelle prime 7 settimane di gravidanza. I fattori che influenzano la crescita dei fibromi in gravidanza comprendono le dimensioni dei fibromi e il numero di fibromi.

Una migliore conoscenza sulle variabili della crescita dei fibromi potrebbe consentire di orientare meglio le scelte terapeutiche, sia negli stati gravidici sia in quelli non gravidici.

 

Bibliografia

Ghosh S, Naftalin J, Imrie R, Hoo WL. Natural history of uterine fibroids: a radiological perspective. Curr Obstet Gynecol Rep 2018;7(3):117-121

 

 

 

 

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