I progestinici, utilizzati per la contraccezione o per la terapia ormonale sostitutiva in post-menopausa, possono regolare anche funzioni cognitive e di comportamento sociale e il tono dell’umore.
I progestinici sono un’ampia classe di farmaci con molte differenze tra loro, relative alle caratteristiche chimiche e farmacologiche. Nonostante i dati emergenti suggeriscano che i progestinici, oltre all’azione di protezione dell’endometrio, ossia della mucosa che riveste l’utero, possano anche avere molte funzioni che esulano da quelle riproduttive, molto resta ancora da scoprire per quanto riguarda le azioni esercitate da queste molecole sul sistema nervoso.
Gli effetti dei meccanismi alla base delle azioni dei progestinici sono ancora confusi a causa del loro uso in associazione con diversi estrogeni, nonché la variabilità delle dosi, della durata dell’esposizione, della via di somministrazione, dello stato ormonale di base e dell’età delle donne trattate.
Un recente studio condotto dal dipartimento di farmacologia e scienze biomolecolari, centro di eccellenza delle malattie neurodegenerative, dell’Università degli Studi di Milano, ha quindi cercato di fare il punto sull’influenza che può essere esercitata dai progestinici sulle funzioni cerebrali. Come confermato da diversi lavori, viene rilevato che i progestinici possono regolare anche funzioni cognitive e di comportamento sociale e il tono dell’umore.
È stata inoltre discussa anche la questione emergente per quanto riguarda il relativo aumento dei progestinici nell’ambiente, in grado di influenzare profondamente la fauna acquatica, così da esercitare una possibile influenza sugli esseri umani, che possono essere esposti a questi composti attraverso l’acqua potabile contaminata e i frutti di mare.
Infine, lo studio riporta i dati della letteratura che mostrano l’azione neurobiologica dei progestinici ed in particolare la loro importanza nei disturbi neurodegenerativi. Questo è estremamente interessante, poiché alcuni progestinici attualmente utilizzati nella pratica clinica esercitano effetti neuro-protettivi e anti-infiammatori sul sistema nervoso, aprendo nuove opportunità promettenti per l’uso dei progestinici come agenti terapeutici in caso di traumi e di disturbi neurodegenerativi.
Fonte
Giatti S, Melcangi RC, Pesaresi M. The other side of progestins: effects in the brain. J Mol Endocrinol 2016;57(2):R109-26