C’è relazione tra sali minerali e depressione post-menopausa?

Uno studio ha dimostrato una correlazione tra la concentrazione di sali minerali e depressione post-menopausa, con particolare riferimento al deficit di magnesio e rame

 

La ricerca di una possibile relazione tra un deficit di sali minerali e depressione è motivata dalla elevata rilevanza di questa patologia nel mondo moderno. La depressione rappresenta infatti attualmente la quarta causa di disabilità ed è correlata a una maggiore mortalità e morbilità.

Un’ulteriore attenzione è rivolta alle donne. È noto infatti che la depressione colpisce prevalentemente le donne (da 2 a 3 volte di più frequente, rispetto all’uomo) e, in particolare, nella fase di post-menopausa. In questo caso, il disturbo viene soprattutto attribuito ai cambiamenti ormonali, tipici di questa fase della vita femminile. E non si tratta di un periodo breve… Va infatti considerato che l’allungamento dell’aspettativa di vita implica che la post-menopausa rappresenta il 30% della vita di una donna.

Per quanto riguarda l’incidenza della depressione in post-menopausa, si calcola che ne sia colpito il 20-30% delle donne; si aggiungono inoltre generici disturbi dell’umore nel 90% dei casi. Le caratteristiche della depressione nella post-menopausa sono insonnia, cambiamenti d’umore, ansietà, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, problemi di memoria e calo di libido (desiderio sessuale).

Possibili soluzioni “naturali”

Uno studio si è proposto di analizzare la possibile correlazione tra sali minerali e depressione in donne in post-menopausa. In particolare, è stata valutata la possibile influenza di magnesio, rame, calcio, zinco e ferro. È stato quindi riscontrato che nelle donne depresse è presente una maggior concentrazione di rame e una minore concentrazione di magnesio. Viceversa, nelle donne non depresse il rame ha valori solitamente bassi, mentre sono elevati quelli di magnesio. Questo risultato sembra quindi indicare una possibile relazione tra i livelli di magnesio e rame e la depressione.

È stata inoltre osservata una correlazione tra livelli di ferro (elevati), zinco (bassi) e calcio (bassi) nella popolazione di donne con depressione. Però in questo caso la correlazione non è risultata statisticamente significativa. L’attenzione al monitoraggio dei valori di sali minerali nella donna in post-menopausa potrebbe quindi orientare a possibili strategie di cura. In particolare, facendo attenzione a non eccedere nell’apporto di rame (per es. fegato, frutti di mare, funghi secchi, cacao) e favorendo invece l’assunzione di magnesio (per es. carni bianche, spinaci e zucchine).

 

 

Bibliografia

Szkup M, Jurczak A, Brodowska A, Noceń N, Chlubek D, Laszczyńska M, Karakiewicz B, Grochans E. Analysis of relations between the level of Mg, Zn, Ca, Cu, and Fe and depressiveness in postmenopausal women. Biological Trace Element Research 2017;176:56–63.

 

 

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