Pubblicato dall’Associazione Andrologi Italiani il volume raccoglie raccomandazioni pratiche e si rivolge, oltre agli addetti al laboratorio, anche ad andrologi, ginecologi, urologi, medici di medicina generale e farmacisti che possono prendere in carico la coppia con problemi di fertilità. Dopo anni di carenza di un vero e proprio manuale che raccogliesse raccomandazioni utili sulla valutazione del liquido seminale, esce finalmente questo nuovo volume di riferimento, curato dalla dottoressa Silvia Voliani e dal dottor Luigi Olivieri, laboratoristi dell’unità operativa di Andrologia di Pisa diretta dalla dottoressa Maria Antonella Bertozzi, e presentato venerdì 21 marzo presso i locali del “vecchio” ospedale di Santa Chiara. Il “Manuale sull’esame del liquido seminale”, unico nel suo genere, contiene tutte le informazioni utili raccolte con il contributo di qualificati specialisti italiani: ciascun capitolo esamina un particolare aspetto dell’esecuzione dello spermiogramma e dei vari test seminali, integrando gli aspetti clinici e scientifici con suggerimenti, consigli pratici e indicazioni per una corretta interpretazione dei risultati. Completa il volume una sezione di iconografia seminale, con esempi e indicazioni utili per agevolare il laboratorista nella sua attività analitica. “La necessità di un manuale deriva dal fatto che ancora oggi, purtroppo, l’analisi del liquido seminale viene eseguita troppo spesso da chi non ha una competenza specifica – sostiene Voliani –. Questo esame rappresenta in realtà il più rilevante test di laboratorio rivolto al maschio di una coppia che abbia problemi di infertilità. Basti pensare che ancora oggi qualcuno continua a usare gli “indici di fertilità”, strumenti probabilistici matematici che la comunità scientifica ha ritenuto non adeguati già oltre trent’anni fa.” “Numerose problematiche legate all’infertilità di coppia sono la conseguenza di patologie infiammatorie e di infezioni genito-urinarie – aggiunge Olivieri –, malattie con un trend in crescita, che possono essere curate se si interviene in modo tempestivo. Un buon 40% dei casi di infertilità è riconducibile a un deficit della componente maschile, e l’altro 20% alla concomitanza di fattori maschili e femminili”. Alla presentazione del nuovo Manuale sono intervenuti il deputato Federico Gelli, il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana Fabrizio Gemmi, il direttore amministrativo Aoup Carlo Milli, il direttore del dipartimento Materno infantile Claudio Favre, Maria il direttore dell’unità operativa di Andrologia Maria Antonella Bertozzi e Aldo De Rose, presidente Associazione Andrologi Italiani.
Fonte
Aoup – Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana – www.ao-pisa.toscana.it