La salute delle ossa nella vita riproduttiva della donna e nella postmenopausa

La salute delle ossa nella vita riproduttiva della donna e nella postmenopausaData: 16 settembre 2022

Luogo: Ferrara, Hotel Astra

Presidenti del Corso: G. Bonaccorsi, D. Costantino

Corso di aggiornamento

 

 

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RAZIONALE

Per tutto l’arco della vita della donna, dall’adolescenza all’età riproduttiva e postmenopausale, possono verificarsi situazioni fisiologiche o patologiche che interferiscono con la salute dell’osso Durante l’adolescenza, l’alimentazione, lo stile di vita ed eventuali terapie farmacologiche possono influenzare significativamente il raggiungimento di un picco ottimale di massa ossea con possibili ripercussioni sui valori di densità ossea e sul rischio di frattura nelle età più avanzate. La contraccezione ormonale può indurre cambiamenti nel metabolismo osseo in funzione delle diverse formulazioni, età della paziente e stato ormonale. Gravidanza e allattamento comportano importanti cambiamenti adattativi nel metabolismo osseo materno che in genere rientrano alla fine della lattazione senza compromettere in modo permanente lo scheletro materno. Esistono tuttavia, rari quadri patologici ,come l’osteoporosi associata alla gravidanza e all’allattamento (OAPL), con un forte impatto sulla salute e qualità di vita. Un’adeguata assunzione di calcio nella dieta e il mantenimento di uno stato ottimale di vitamina D sono prerequisiti per raggiungere il picco di massa ossea e preservare la salute scheletrica. Calcio e/o vitamina D hanno inoltre un ruolo chiave e ben differenziato nella prevenzione e terapia dell’osteoporosi . L’osteoporosi postmenopausale è una delle principali conseguenze della deprivazione estrogenica postmenopausale; ancora oggi l’osteoporosi è sottodiagnosticata e sottotrattata nonostante la disponibilità di efficaci interventi di prevenzione e terapia. Per la donna dopo la menopausa sarà quindi essenziale sviluppare una strategia di intervento che permetta di identificare le pazienti ad alto rischio di frattura e impostare il trattamento in funzione del rischio stimato. Studi recenti suggeriscono una relazione tra patologia dismetabolica, obesità e malattie ossee. Il termine “sindrome da dismobilità” riassume un gruppo di condizioni coesistenti come osteoporosi, sarcopenia e obesità. Studi sugli animali e sull’uomo suggeriscono che sindrome metabolica e dismobilità aumentino il rischio di fratture da fragilità, contribuendo ad un aumento del tasso di mortalità associato. Età, sesso e genere possono influenzare la fisiopatologia del microambiente osseo. Infatti, patologie come l’artrosi, le malattie autoimmuni e, tipicamente, l’osteoporosi primitiva colpiscono preferenzialmente il genere femminile. Riconoscere tutte queste condizioni e trattarle in maniera adeguata ha importanti risvolti non solo sullo stato di salute delle pazienti, ma anche sulla appropriata gestione delle risorse sanitarie. La finalità di questo corso è quella di affrontare, con l’intervento di esperti della patologia ossea, il tema delle salute scheletrica in tutto l’arco della vita riproduttiva femminile e fino alla senilità, negli aspetti di prevenzione, diagnosi e trattamento ai fini di tutelare la salute delle donne anche in un’ottica di genere e garantire un invecchiamento in salute.

 

Il Congresso è a numero chiuso.
Per iscriversi al Congresso è necessario registrarsi al portale: www.mktecm.it, dopo l’avvenuta conferma di registrazione sarà possibile iscriversi al Congresso.
La richiesta d’iscrizione deve essere effettuata entro il 9 Settembre sul sito www.mktecm.it

 

 

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Via Cassia, 1110 – 00189 Roma
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